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martedì 30 novembre 2010

Secondo giveaway di Natale di Bilingue per Gioco

Non ho gran fortuna con i concorsi a premi (vai a vedere che a forza di dirlo mi tiro dietro la sfiga!) e come prevedevo non ho vinto il give away di Letizia di cui avevo parlato qui .
Non mi abbatto e ci riprovo, partecipando al nuovo give away proposto (rivista in inglese di arte e scienza per bambini), mentre sempre più concretamente prende vita il progetto di introdurre l'inglese nei giochi con la Ciopola, in modo da avvicinarla alla conoscenza di questa lingua che tanto mi piace.
Sto ancora riflettendo sul metodo e mentre rifletto mi documento con l'interessante e-book "in che lingua giochiamo".

lunedì 29 novembre 2010

Bilancio di un week end

Il fine settimana appena trascorso ha seguito, negli eventi accaduti, l'andamento del meteo (quindi sole e pioggia = momenti belli e momenti no....perdonate una povera meteropatica sigh!)
Il brutto è cominciato venerdì all'ora di pranzo circa, quando sono stata "aggredita" dal virus intestinale e per questo me ne sono corsa a casa prima dell'orario di uscita. Per fortuna è durato  poco (gli "eventi" sono rimasti circoscritti al solo pomeriggio di venerdì, ma in effetti mi ci è voluto tutto il sabato per riprendermi).
Il virus è passato poi al Babbone (alle prese con gli ultimi - speriamoooooooo!!- momenti di studio) ieri sera in tarda serata...si accettano scommesse su quanto passerà prima che si diffonda anche alla Ciopolina (reduce peraltro dall'influenza classica con febbre, raffreddore e tosse a go go) ed ai Nonni tutti (naturalmente sto' facendo gli scongiuri!).
Questo imprevisto ci ha reso impossibile partecipare alla festa di compleanno (3!) di uno dei miei nipotini "adottivi" (nonchè uno degli amichetti più menzionati dalla piccola Ciopola) che ho saputo essere stata un successone grazie a giochi ed intrattenimenti vari organizzati dalla mamma (nonchè carissima amica).
Chiudendo la parentesi dei fatti negativi, apro quella sulle cose belle che sono avvenute:
- ho maturato la consapevolezza che per non essere sopraffatta dalla Piccola Ciopola ed ostaggio dei suoi continui e pressanti capricci/ricatti, devo solo fissare le regole ed applicarle (a volte senza spiegare, tanto non può capire), senza essere indulgente (per evitare sensi di colpa), altrimenti la situazione si amplificherà e basta. Proverò ad essere più decisa insomma, evitando di compiacerla a tutti i costi (poi vi aggiornerò).
- sarò la madrina di battesimo del piccolo Dodo, della cui nascita vi ho parlato in questo post. Contrariamente ai genitori del piccolo, non sono una cattolica praticante, penso di potermi definire credente, ma percepisco l'importanza e la responsabilità del ruolo che mi è stato affidato.
Lo reputo un gesto di affetto grande, di sincera stima e di amicizia ( la mamma del piccolo mi ha detto:- ho scelto te perchè nei momenti più importanti e difficili della mia vita ci sei sempre stata e ti ho sentito più vicina di una sorella) e ne sono davvero profondamente onorata oltre ad essere emozionatissima.
Non è la prima volta che vengo scelta per questo ruolo, ma in questo caso come non mai, sento di poter adempiere al compito richiesto. Magari non sarò in grado di avere un ruolo attivo nell'educazione religiosa del piccolo Dodo, ma penso di poter dare un contribuito alla sua crescita umana. Insomma Dodo avrai anche una "zia" acquisita su cui contare, bello no? (!) spero che un giorno tu mi possa rispondere di sì.

giovedì 25 novembre 2010

25 Novembre - Giornata contro la violenza sulle donne

Una carissima amica ed ex collega mi ha inviato una mail contenente una bellissima poesia per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donnne che ho deciso di pubblicare, dedicandola a tutte le amiche blogger che spero la leggeranno ed in particolare a MMD (e speriamo che sia femmina ^_^)

Un difetto nelle donne
       Le donne hanno forze che sorprendono gli uomini...
       sopportano fatiche e portano fardelli,
       ma comprendono la felicità, l'amore e la gioia.
       Sorridono quando vogliono urlare.
       Cantano quando vogliono piangere.
       Piangono quando sono felici.
       e ridono quando sono nervose.
       Combattono per quello in cui credono...
       si ribellano all'ingiustizia.
       Non accettano un "no" come risposta
       quando credono che ci sia una soluzione migliore.
       Rinunciano per far avere di più alla famiglia.
       Vanno dal dottore con un'amica spaventata.
       Amano incondizionatamente.
       Piangono quando i loro figli vincono
       e festeggiano quando i loro amici ricevono premi.
       Sono felici quando sentono parlare
       di una nascita o di un matrimonio.
       I loro cuori si spezzano quando muore un amico.
       Stanno in lutto per la perdita
       di un membro della famiglia
       ma sono forti quando pensano che non
       sia rimasta più forza.
       Sanno che un abbraccio ed un bacio
       possono curare un cuore spezzato.
       Di donne ce ne sono di tutte le forme, misure e colori.
       Guideranno, voleranno, cammineranno, correranno
       o ti invieranno e-mail per mostrarti
       quanto tengano a te.
       Il cuore di una donna è ciò che continua
       a far girare il mondo.
       Portano gioia, speranza e amore.
       Hanno compassione ed idee.
       Danno supporto morale alla famiglia e agli amici.
       Le donne hanno cose vitali da dire e tutto da dare.
       Comunque, se c'è un difetto nelle donne
       è che si dimenticano del loro valore.

mercoledì 24 novembre 2010

Il give away di mammagiramondo

La mia piccola Ciopola adora gli animali, in particolare gli animali domestici più comuni come cani e gatti e ogni volta che ne vede uno in giro si ferma per fargli delle carezze (ci stiamo chiedendo da chi abbia preso, dato che ho io una fifa blu dei cani e anche il Babbone non è per così dire "pet friendly")
Sui librini che abbiamo in casa ed in quelli che trova dai nonni (ma probabilmente anche al nido) ha imparato però a conoscere anche animali che vivono in posti lontani  e così sa perfettamente identificare l'elefante (cante) che ha il naso lungo lungo, la giraffa (affa) che ha invece il collo lungo, il coccodrillo (ghillo) con la sua enorme bocca, l'ippopotamo (lippo) grosso e molto pigro, il leone (lone), la tigre (tighe), la zebra (zeba) e il Koala (lala) il cui cucciolo sta sempre in braccio a mamma, proprio come lei (dice infatti ridendo: - ciopo lala, baccio mamma).
Così quando sabato scorso siamo andate in un negozio di giochi per comprare un regalo di compleanno, ho dovuto sudare sette camicie per farla staccare dal Koala trudi  di cui si era fermamente impossessata e alla fine, dopo estenuanti trattative, siamo uscite con un piccolo ih ho il piccolo asinello (sinello) amico di Winnie the pooh
Navigando sulla rete, mi sono messa a curiosare sul meraviglioso blog di Mammagiramondo (che seguo da tempo in modo silenzioso) e ho deciso di partecipare al suo giveaway sperando di vincere l'orsetto Koala, (diversamente vedremo se potrà pensarci Babbo Natale!) .

martedì 23 novembre 2010

Il tema del figlio unico.

In molti dei miei post (vedi quie qui per esempio), ho manifestato il mio amletico dilemma sul fermarsi ad uno o avventurarsi in una seconda gravidanza (in questo senso ho molte amiche blogger -MammaBradipo e Micaela in particolare - che mi esortano a dare una sorellina/fratellino alla Ciopola)...mentre ancora molti dubbi mi attanagliano, sento dentro di me che piano piano quel "NO" assoluto, sta diventando un "NI".
Sul sito di Repubblica di oggi ho letto un interessante articolo sul tema figli unici, che riporta i risultati di una statistica condotta in Italia sull'argomento ed espone alcune considerazioni e argomentazioni in cui mi ritrovo un po' (tipo se ci fossero padri che aiutano un po' di più...).
Se avete tempo e voglia di leggere l'articolo, poi vi aspetto per conoscere il  vostro punto di vista.
Ciao ciao

Ma bilingue è possibile?

Ho sempre amato le lingue (l'inglese in particolare). Le ho sempre viste come un passpartout per conoscere nuovi posti, nuove culture, persone nuove.  Probabilmente il mio orecchio musicale,  mi ha aiutato nell'apprendimento della corretta pronuncia e nella comprensione della lingua parlata da altri.
Insomma nelle esperienze di vacanze nel regno di HER MAJESTY  e dintorni , dopo l'inziale stranimento, sono riuscita a comunicare con soddisfazione e non solo per chiedere informazioni turistiche (indicazioni per raggiungere chiese, monumenti e musei).
Vorrei tanto trasmettere questa mia passione anche alla Ciopola, così mi ero riproposta di portarla ad una scuola di inglese per bambini, ma un po' per pigrizia e un po' per problemi organizzativi, ho lasciato correre per il momento.
L'idea di provare a insegnare personalmente una seconda lingua, l'inglese nel caso specifico, mi crea qualche difficoltà, non saprei proprio da che parte cominciare...
Grazie al blog Mamma in London  che ho scoperto ed iniziato a seguire di recente, ho conosciuto Bilingue per gioco, blog ricco di idee, spunti, riflessioni sul tema del bilinguismo.
L'idea che mi sono fatta è che i risultati dell'apprendimento non sono immediati, ci vuole tempo, pazienza e passione e sinceramente conoscendo la mia naturale incostanza ho qualche dubbio che, nonostante la passione, potrei essere una buona insegnante.
D'altro canto però mi dico che i progressi della piccola potrebbero essere un ottima spinta a continuare e a non mollare e per questo partecipo al primo give away di Bilingue per gioco e chissà che dalla lettura di un libro non possa nascere qualcosa...un po' ci spero...

venerdì 19 novembre 2010

La festa dell'accoglienza

Ieri pomeriggio al nido che frequenta la Ciopolina c'era la festa dell'accoglienza, ovvero la festa dedicata ai bambini che quest'annno sono arrivati per la prima volta all'asilo, oltre che all'inaugurazione dei locali freschi di ristrutturazione.
L'atmosfera calda e accogliente, come di consueto, ha reso la serata davvero molto piacevole.
La piccola peste è stata in braccio, alternativamente a babbo e mamma, per gran parte del tempo dimostrando un certo disagio per i luoghi affollati e per la presenza di tanti sconosciuti. Poi, complici le nostre care Tate (educatrici), si è sciolta e ha cominciato a giocare e a divertirsi.



giovedì 18 novembre 2010

Noi due - parte 2 (ovvero da sola contro i "terrible two")

La nostra serata è proseguita in molto movimentata.
Il Babbone è appena transitato da casa, impegni di studio (come ho scritto qui) e altro (partita di basket: la sua passione) e quindi abbiamo passato gran parte della serata solo noi due.
Sin dal mio rientro a casa, nel pomeriggio, ho capito che c'era aria di capricci (vedi post precedente), ma ho tenuto duro e con  nervi saldi oltre ad un sincero spirito di tolleranza ho affrontato i primi capricci.
Ma alla fine, nonostante tutti i buoni propositi, non ce l'ho fatta.
Dopo il bagnetto, la Ciopola già pronta per andare a nanna ha preso dal bancone della cucina la caraffa filtrante e si è rovesciata tutta l'acqua addosso e io sono sbottata...lo confesso: ho urlato, le ho mollato un sonoro sculaccione, poi ho provato a spiegare i motivi della mia arrabbiatura, del perchè "questo non si fa".
Lei non si è arresa, ha continuato a sfidarmi...prima dimenandosi come una pazza tra le mie braccia mentre tentavo di rivestirla, poi tirando il telefono in terra, strizzando la spugna sul pavimento di cucina, mettendosi in piedi sul triciclo, buttando in terra tutto ciò che era sul fasciatoio (salviette, pannoloni ecc.) ...
Alla fine, dopo aver urlato ancora un po', quando finalmente lei ha ceduto al sonno, ho pianto.
Ho pianto perchè mi sono sentita in colpa, per aver usato un metodo sbagliato, il metodo che ho sempre aborrito.
Mi sono sentita terribilmente sola, ma la cosa peggiore è che mi sono sentita una cattiva madre.
Lei vuole le mie incondizionate attenzioni e io non riesco a dargliele, io dovrei e vorrei dare delle regole e non derogare, ma non funziona...e non so cosa fare.

Noi due - parte 1

Premessa:
Ciopola  con crisi di pianto inconsolabile,  nonni desolati cercano di fare il possibile per distrarre la piccola e cessare lo strazio di vederla dimensarsi in terra senza pace, con annessa apnea.
Mamma innervosita, ma impassibile, da quella che capisce subito essere una bizza bella e buona... incita i nonni a lasciare tranquillamente la casa della nipote, tanto poi le passa...
Usciti i nonni,  la piccola (canaglia!) si calma in un attimo e la mamma le chiede:
- Ciopo, ma perchè hai pianto così tanto? Che c'è?
- Pecchè nonni!  (ha capito l'uso del perchè e lo piazza in ogni sua frase)
- Come? Hai pianto perchè c'erano i nonni? Non ti piace stare con loro?
- No, nonni no, nonni bia (no i nonni devono andare via!), mamma qui (c'è la mamma qui).
- Ah!  i nonni devono andare via e tu vuoi stare con la mamma...
- Uhmm (segue cenno assertivo con la testa), shi!  (sì)
Pensiero della mamma gelata dalle parole della piccola: Gulp!!
C'è senz'altro qualcosa su cui riflettere...
A più tardi con la parte 2

lunedì 15 novembre 2010

Un'esperienza formativa

Gli ultimi due giorni (lavorativi) della scorsa settimana sono stata impegnata con un corso di formazione e per una volta sono davvero rimasta entusiasta di questa esperienza.
I due giorni in aula si inquadrano in un percorso formativo composto da più "eventi" (corso on-line, incontri tematici con persone estranee al ns. contesto lavorativo che raccontano la loro esperienza sui temi trattati nel corso).
E questo tipo di approccio alla formazione professionale diventa dinamico e non più statico come quello limitato ad una sessione di incontro.
Premesso ciò, i temi del percorso formativo erano quattro e i miei capi (unica nota dolente, è stato non essere stata interpellata per la scelta del percorso) hanno scelto per me TIME MANAGMENT: la gestione del tempo (sarà che il mio diretto responsabile - napoletano- tra il serio e il faceto ci ha esposto il suo motto :- forza, faticate, facite ampress').
Insomma, grazie anche alla simpatia e competenza del docente, sono uscita dall'aula con una serie di riflessioni che oltre al lavoro coinvolgono la sfera personale.
Spesso non valuto con la necessaria importanza il tempo a mia disposizione e mi perdo un po', annaspo dentro un bicchier d'acqua, diciamolo pure "ca.x..x..eggio". rimando per poi ravvedermi all'ultimo minuto e fare le cose di fretta.
Ho probabilmente acquisito l'effettiva consapevolezza di essere ingabbiata nel tempo. Ho la cognizione del suo trascorrere ma non riesco ad utilizzarlo come vorrei, perchè sono disorganizzata, mi manca il metodo.
Ecco sì, non sono metodica, non riesco ad adottare uno stesso comportamento in una stessa situazione, prevale l'istinto, il mio essere un po' sconclusionata.
Spesso non riesco a darmi delle vere priorità, certo sono consapevole di quali compiti devo svolgere sul lavoro o quali attività da compiere nel mio tempo libero, ma puntualmente li disattendo.
Ho provato con agende cartacee ed elettroniche, ma non ci riesco...pospongo per poi non realizzare tante delle cose in programma.
Anche con la Ciopo spesso non riesco ad imporre dei ritmi, delle routine, che per un bambino sono importanti e rassicuranti e così per esempio a causa della mia cattiva organizzazione certe sere o nel fine settimana mangia tardi e quindi mangia poco o  fa i capricci perchè è stanca.
Il corso si poneva l'obiettivo di farci ragionare su ciò che è urgente e ciò che è importante, necessario e utile, efficace ed efficiente in modo da cercare di recuperare quella parte di tempo sprecata per utilizzare in modo funzionale e creativo e minizzare ansia e stress.
Adesso che si è innescato il processo di riflessione vediamo se davvero trarrò ispirazione per azioni concrete che possano portare dei cambiamenti reali sul quotidiano.
Il modo per tradurre dalla teoria alla pratica è ora un project word, ovvero sviluppare un proprio progetto (con l'aiuto di un applicativo informatico e di un tutor) per concretizzare quanto  appreso durante il percorso formativo.
Spero davvero di tirar fuori qualcosa di buono e di utile, per mettere in ordine un po' tutto, sia il modo di lavorare, sia la mia vita reale (dal cassetto delle mutande, alla cucina, alla borsa).
Certo è che è utopistico pensare al miracolo, fra le nuvole sono sempre stata e probabilmente lo sarò sempre, però....

mercoledì 10 novembre 2010

Dolce pasticciare


Ieri pomeriggio mi sono messa nell'impresa di preparare un dolce, di per sè non è gran cosa...ma con una Ciopola curiosa e "ciacciona" (termine gergale difficile da tradurre, ma praticamente vuol dire che tocca in continuazione ogni cosa), le cose semplici si complicano un po'.
Quindi tra un "ferma lì!!"..."attenta"..."no, non toccare"..."aspetta, arriva la mamma"...abbiamo preparato sto' dolce, che alla fine è venuto uno schifo (il Babbone l'ha mangiato ugualmente, perchè come si dice da noi...in corpo c'è buio!), colpa dello stampo? (ho usato quello in silicone, che normalmente però non fa scherzi!) della temperatura del forno? Praticamente rovesciandolo sul piatto si è sbriciolato tutto!!!!!
Comunque alla fine la Ciopola si è divertita (in particolare adora rompere le uova!) e con il dolce abbiamo trovato un modo per passare il tempo!

martedì 9 novembre 2010

Sono molto stanca

Il titolo del post non deve ingannare, non si tratta di stanchezza fisica (benchè...), si parla di qualcos'altro.
Mi sento un po' come "Magda" moglie di "Furio" del mitico film Bianco Rosso e Verdone.
Come accennavo qualche post fa il Babbone sta studiando e per lui studiare è da sempre una cosa seria.
Lui che all'università non ha mai sbagliato un colpo e agli esami si è sempre presentatao mooooltoooo preparato, non può affrontare la selezione interna aziendale con meno impegno, con meno dedizione. Per le questioni professionali  è meticoloso, scrupoloso, attento e precisino, insomma diciamocelo pure un vero secchione!
Sono orgogliosa di lui da un lato e consapevole che tutto ciò che ha ottenuto negli anni è frutto di grande impegno e sicuramente anche di sacrificio (ha studiato lavorando per laurearsi a pieni voti e ha dato veramente il massimo per ottenere - seppur modeste- progressioni di carriera), ma non ce la faccio più a sopportare questo suo modo di affrontare le cose che taglia fuori tutto per arrivare all'obiettivo.
Io mi accontento (forse sbagliando), sono una persona modesta perchè probabilmente vengo da una famiglia modesta, sono capace di vivere anche con poco, mi bastano due coccole per sentirmi felice: è il sentirmi amata che mi rende davvero serena.
Lui rimanda tutto a quando avrà completato tutte le prove previste dalla selezione (speriamo a fine di questo mese!) e con caparbietà riesce a studiare dopo il lavoro, dopo cena...praticamente sempre.
Se da un lato capisco tutto e sono ammirata per tanta determinazione (di sicuro io non ce l'avrei), da un lato mi sento trascurata, offesa da certe risposte nervose, delusa dal fatto di non essere il suo primo pensiero.
La scelta di partecipare alla selezione è stata dettata da ambizione personale, una sfida per dimostrare ai suoi responsabili il suo effettivo valore, senza ascoltarmi, senza prendere in considerazione il fatto che ci avrebbe sacrificato, senza contare che sarei stata l'unica a prendermi cura in tutto e per tutto della piccola (che comunque si sta avvicinando sempre di più a me).
Ci siamo scontrati più volte quando gli ho esposto tutte le mie riserve. L'ho accusato di egoismo mi ha risposto dicendomi che sono una persona miope, un dialogo tra sordi insomma che porta tensioni che avverte anche la ns. piccola donna.
Il punto è che non mi va di doverlo sempre aspettare, di venire dopo al suo lavoro, di soddisfare le sue esigenze perchè più importanti delle mie...penso di meritare di più, penso che la vita vada oltre ai soldi.
Le cose passano e non tornano quindi o te le godi subito o mai più e non può essere tutto bianco o nero
Alla fine è deludente non riuscire a condividere il proprio punto di vista con la persona con cui  si è deciso di vivere una vita insieme..
Proprio come Magda: - Non ce la faccio piùùùùù!!!!!!!

lunedì 8 novembre 2010

Così piccola e così trash...

Forse non dovrei raccontarlo, ma a me ha fatto troppo ridere e quindi ho deciso di condividere con voi la canzone inventata nel week end dalla piccola Ciopola:
Mentre eravamo in macchina sabato mattina, più o meno sul tema di cam-caminì del Film Mary Poppins...ma molto più stonata, la piccola beatamente:
- caccapipì, caccapipì...caccapipì
- Ciopo, cosa canti?
- 'ncione cacca e pipì (la canzone cacca - pipì)
- Ahhhh ho capito...(ridendo sotto sotto...)
Avrà un futuro nella musica? mah!

E non m'annoio - post fotografico e zuccheroso

Ho preso spunto da una canzone di Lorenzo Jovanotti per dare il titolo a questo post, che ha il modesto obiettivo di raccontare con qualche immagine il fine settimana appena trascorso o per meglio dire "volato" insieme alla mia Ciopola.
Non abbiamo fatto cose speciali, ma ho nel cuore tanti piccoli momenti, tante sensazioni che mi rendono ancora una volta immensamente felice di averla accanto.
Nonostante dietro quella dolce faccia d'angelo si nasconda una piccola peste, io ne sono completamente innamorata!!!
Oggi piove (o meglio diluvia), sono triste e gli ormoni in circolo mi inducono pensieri nostalgici...quindi basta così, spazio alle foto:



martedì 2 novembre 2010

2 NOVEMBRE

Miei adorati nonni chissà cosa pensereste, se foste ancora in vita, di Internet e del mio modo di ricordarvi con un messaggio postato sul BLOG?
Avrei un gran da fare per spiegarvi come funziona il tutto e sono certa che sareste disarmanti con la vostra ingenuità.
Se foste in vita oggi, sareste ormai vecchietti, ma sono sicura che sarebbe divertente raccontarvi il mondo e sentire come andavano invece le cose ai vostri tempi (ti vedo nonna R. lì a scuotere la testa).
Con alcuni di voi non c'è stato tempo per tutto questo...mi avete lasciato che ero una bambina.
Voi siete sempre stati e rimarrete il lato buono delle cose, la protezione, il conforto, l'allegria, il gioco,  la spensieratezza, le mani ingiallite dal fumo e provate dal duro lavoro, l'odore di tabacco, le medicine sul caminetto, la sveglia con i pulcini che beccano, la pasta fatta in casa, il profumo di sugo.
Nel mio cuore ci sarà sempre un posto speciale per voi e per tutte le persone care che ho incontrato nella vita, a cui ho voluto bene e che oggi non ci sono più (penso a te Giuliana in particolare!) e anche se non riuscirò a portarvi un fiore al cimitero, vi penso tanto ugualmente e vi ricordo con tanto affetto.

In cosa sto sbagliando?

Ieri pomeriggio, siamo andati in visita alla coppia di amici di cui avevo parlato in questo post per conoscere meglio la piccola della famiglia (fra tre giorni compirà un mese) e a parte notare quanto tranquilla sia  la neonata e brava la sorellona....mi ha colpito negativamente il comportamento di mia figlia.
E' stata capricciosa, lagnosa e poco interattiva.
La gioia che ha contraddistinto il momento in cui ha preso in braccio la piccola, si è trasformato in violenza  ai danni della microscopica malcapitata (le ha tirato i capelli ed un bella botta sulla testa...volevo morire!!!!) quando gliel'ho tolta dalle braccia e per un attimo l'ho tenuta in braccio per consegnarla nel proprio Babbo.
In definitiva a fronte di una bambina brava, educata e disposta a condividere i giochi, c'era una piccola desposta prepotente che lanciava oggetti e strappava ogni cosa di mano all'amichetta.
Forse ha ragione il Babbone che mi giudica troppo indulgente e permissiva e forse pure la suocera che al racconto telefonico della serata in cui ho particolarmente accentuato la tranquillità delle due sorelline, ha commentato così: "forse sono più bravi gli altri (riferendosi all'educazione) o forse è solo fortuna".
Insomma non cerco conforto, anche perchè riconosco che è difficile dare un parere di una situazione che non si conosce in modo approfondito e di cui è possibile farsi un'idea attraverso un'osservazione diretta, è solo lo sfogo di una mamma un po' affranta.

Amiche per sempre nonostante i guai...

Domenica pomeriggio durante il cambio sul fasciatoio:

- Mamma...Giuja!
- Giulia, sì...ma quale Giulia..?
- Giuja sopa (Giulia che abita qui sopra...in realtà è la nipote della vicina)..
- Ahhh sì....
- Giuja  'mica (Giulia è una mia amica)
- Eh sì Ciopola e quali altre amiche hai?
- Sere!
- Sere? Chi è Sere?
- E' mamma!
- Amore mio! E quali altre amiche hai?
- Zialla  (Zia Lalla), L'Ago (Zia Ago), Chi (Zia Cri)...(ovvero le amiche di mammaa!!!)
.......
Dalle stelle alle stalle:  la piccola Ciopola nonostante questo momento di struggente tenerezza non perde il vizio alle "birbate" e tra sabato e domenica ha combinato nell'ordine i seguenti guai :

- Versato yougurt in terra (shola shola...mangio shola, per poi rovesciare il tutto a terra!);

- Creato un tappeto di gnocchi in cucina, rovesciando l'intero sacchetto da 500 gr:
  Mamma Mamma, lochhi locchi - (gnocchi gnocchi)!!!-...
  Ciopola, ma che hai combinato!? - ho esclamato tra disperazione e voglia di farle il sedere rosso!-,   
  Adesso sei in punizione: siediti sulla tua sedia e non alzarti finchè non te lo dico!...
  silenzio e broncio (suo!)  mentre raccoglievo gli gnocchi......
  Mamma?!...
  Mhmmmm?....
  locco! (gnocco)..lì...indicando col ditino...pendi? (prendi?!)...;

- Infilato di nascosto un ciuccio in lavatrice che quindi è stato lavato insieme ai suoi vestitini con il programma cotone/colorati a 40°.
- Gettato a terra la tazza preferita dal Babbone (quella con la mini mucca incorporata all'interno)...