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mercoledì 30 marzo 2011

Riflessioni di primavera


E' arrivata la primavera e questo è un dato di fatto.
La cosa strana è che mi sento proprio come se fosse appena arrivato autunno, insomma mi sembra che il mondo stia correndo ad una velocità troppo elevata per il mio passo.... avrei tanta voglia di entrare in letargo. Sarà colpa dell'ora legale o forse la primavera ha prepontemente fatto emergere il bradipo che è in me?
Frivole disquisizioni a parte, ieri abbiamo fatto la visita di controllo della Ciopola dalla Pediatra:

- 91 cm di altezza,
- 13,950 kg di peso
- 50 cm COF
La piccola si è comportata molto bene, anzi non vedeva l'ora di entrare in ambulatorio (l'ho dovuta fermare bruscamente un paio di volte in cui aveva afferrato con la sua manina cicciotta la porta dello Studio), si è attenuta scrupolosamente alle indicazioni della Dr.ssa - seduta, distesa, apri la bocca - ed era davvero curiosa di sapere quale sarebbe stato il  passaggio successivo della visita (intercava chiedendo: E ora?) ed è rimasta delusa quando ha saputo che la visita si era conclusa.
La sua crescita procede bene, in un anno le sue misure hanno raddoppiato la misura media e la Pediatra dice che ha la struttura di una bambina di 2 anni e 1/2.
Abbiamo accertato che anche lo sfogo della quinta malattia è ormai regredito (a fronte di un inverno piuttosto tranquillo sul fronte malattie abbiamo voluto inaugurare la primavera con la quinta malattia, anche se è veramente cosa da poco!).
La soddisfazione, confesso è tanta, soprattutto per i progressi psico-motori e del linguaggio che abbiamo avuto modo di apprezzare nel tempo.
Nonostante gli ormai frequenti capricci (che ho imparato ormai a dominare con una certa freddezza!), credo di poter affermare che la Ciopola stia cominciando a denotare un carattere solare, è una bambina serena, curiosa, caparbia, decisa, comunicativa ed anche un po' impertinente.

Restano però un paio di punti critici di cui inconsciamente sono un po' preoccupata e di cui evito di parlare, ovvero spannolinamento e distacco dal ciuccio.
Per la verità, sul primo aspetto credo che con l'estate riusciremo a liberarci dell'ingombrante fardello (colgo già timidi segnali in questa direzione, ogni tanto infatti la piccola chiede di fare pipì con il riduttore nel water) per il ciuccio sento invece la mèta ancora lontana .
La Ciopola adora il suo ciuccio, anzi i suoi ciucci. Per addormentarsi ne tiene uno in bocca e due in mano (oltre naturalmente a stringere anche la mia mano!) e se di notte si sveglia cerca i ciucci da stringere.
Spesso, salvo al Nido, vuole il ciuccio anche quando gioca in casa e ho notato anche che al mio arrivo a casa chiede con insistenza e ciuccio.
Confesso che sapere che c'è un elemento pacificatore, rassicurante, mi rende più tranquilla,  mi da sicurezza e per questo credo che dovrò lavorare innanzi tutto su me stessa, per acquisire la consapevolezza che posso riuscire a calmare, confortare mia figlia senza il ricorso ad un  banalissimo pezzo di silicone... la strada è dura, ma step by step....

lunedì 14 marzo 2011

Ancora nel limbo

Torno ancora sull'argomento che mi ha spinto ad aprire questo blog, il mio loop così lo definirei.
Nel week end  in più momenti ho visto la proiezione di un ipotetico futuro.
Tra venerdì e domenica la Ciopola ha avuto modo di avere contatti con dei lattanti figli di amici, quanto entusiasmo, quanti baci e carezze, quanta voglia di stringerli di fare loro delle coccole (è pur vero che avere tutti i santi giorni un piccolo in casa potrebbe ridurre, se non annullare, tanto entusiasmo, però la sua sensibilità è commovente!).
Ieri mattina la Ciopola ha preteso di fare la doccia con il Babbone e lui ha accettato di buon grado. La piccola è stata entusiasta della novità, ma anche un pizzico più collaborativa del solito con qualche guizzo di obbedienza alle indicazioni su come tenere la testa per eviatare il sapone sugli occhi. Il padre si è prestato ad un'attività (fare il bagnetto) che normalmente evita come la peste.
Proseguendo nel pomeriggio di ieri, a casa di amici, tengo in braccio con disonvoltura una piccola 5mesenne mentre aiuto la Ciopola a scendere le scale....
Forse dovrei spogliarmi dei miei dubbi, potrei farcela, qualche segnale positivo ultimamente il Babbone lo sta dando, sembra più collaborativo...ma durerà? o alle prime difficoltà mi "abbandonerà" ancora una volta per rifugiarsi nel suo comodo mondo?
Proprio oggi è stato pubblicato su genitoricrescono, un post che ha toccato profondamente le mie corde.
Mi hanno colpito in particolare due passaggi:
....La verità è che l'equilibrio tra i progetti di due persone è raro ed instabile: è legato ad eventi contingenti a come si evolve quel progetto stesso, dato che ognuno può reagire diversamente al procedere della vita.....
E così, troppo spesso, capita ancora che i figli siano delle madri, quando invece tutta l'organizzazione sociale non lo consente più.
E ancora
....Ma quanti papà si defilano perchè si sentono esclusi, perchè non sono stati educati ad accudire, perchè non trovano un loro ruolo, perchè vengono troppo spesso criticati o ripresi? E quanti, che vorrebbero essere presenti, sono costretti a vedere i figli poche ore perchè il congedo per il papà è una chimera?
Un progetto familiare è fatto, prima di tutto, di tempi: il tempo in cui si decide di vivere insieme, il tempo in cui si immagina di avere dei figli, il tempo in cui li si aspetta. Poi con l’arrivo dei figli, l’elemento della vita che cambia maggiormente è lo scorrere del tempo e la sua scansione. E quando i tempi cambiano radicalmente, da un giorno all’altro, tutto può sembrare difficile. Anche una coppia che sembrava perfettamente all’unisono sui tempi della vita, può vivere momenti di crisi.....
Insomma sono sempre qui nel mio limbo di indecisione a chiedermi se mia figlia beneficierebbe davvero della presenza di un fratello/sorella o rischio di crescere una figlia unica prepotente e viziata.
E' la fiducia in me stessa che mi manca o è venuta meno la fiducia in mio marito?
I suoi recenti piccoli segni di collaborazione, potranno tradursi in un affiancamento e supporto concreto e continuo (soprattutto) in caso di un secondo figlio?
Potrei, con il mio comportamento, aver incosciamente escluso il Babbone? vedendolo incerto e scarsamente propenso a prendersi cura della Ciopola? L'ho spinto io o il suo comportamento è retaggio della sua educazione familiare?
Troverò mai una risposta alle mie inquitudini?

mercoledì 9 marzo 2011

A volte succede ciò che non ti aspetti



I palloncini tricolore
Ieri è stata davvero una bella giornata, per tanti piacevoli motivi.
Ieri pomeriggio il Babbone ed io abbiamo preso un permesso e siamo usciti dall'ufficio all'ora di pranzo. Questo ci ha permesso di dedicare il pomeriggio alla nostra Ciopo e festeggiare insieme a lei martedì grasso.
Al nido la prima piacevole sorpresa. Ho avuto modo di scambiare due parole con una delle educatrici, che ha espresso un giudizio del tutto positivo sulla Ciopola che, secondo quanto ci ha detto è letteralmente "esplosa" negli ultimi tempi, attiva, collaborativa, ma soprattutto molto divertente con le sue chiacchiere..."averne di Ciopole così". Naturalmente tutto ciò mi ha riempito d'orgoglio. Allora non esiste solo la Ciopola capricciosa e birbantella che siamo abituati ad avere a casa? Da qui nasce la consapevolezza che si approfitti un po' di noi, sapendo che all'asilo ci sono regole definite e inviolabili per tutti, mentre a casa toccando i tasti giusti riesce anche a trasgredire e ad ottenere ciò che vuole più facilmente. Senza dubbio questo è stato uno spunto di riflessione.
Tornando al ns pomeriggio insieme, ulteriore piacevole sorpresa: era stato organizzato dall'Amministrazione Comunale un carnevale in Piazza a tema, per festeggiare l'anniversario dell'unità d'Italia. Ambientazione davvero curata, giochi di strada che si facevano a fine ottocento, personaggi in maschera che riproducevano al spedizione dei Mille, cantastorie, marionette, musica. Alla Ciopo è piaciuto tutto moltissimo, ma non ha voluto indossare il suo costumino da elefantina ed è andata in crisi quando una bambina le ha tirato inaspettatamente dei coriandoli che le sono finiti in bocca.
La banda, allegra e colorata
E' seguito un momento di tensione con il Babbone, che ha invitato a cena da noi (senza prima consultarmi), due amici con i propri rumorosi e scatenatissimi pargoli. (Che vuoi che sia, fidati ce la posso fare! E' un modo per mettermi alla prova...).
Poi cena con le amiche, le amiche più intime, in un Osteria molto carina che ho personalmente scelto, ambiente e cibo curati, perchè una volta tanto dobbiamo trattarci bene. Risate, racconti, chiacchiere sparse..insomma momenti di puro e rigenerante relax.
Tornata a casa la Ciopo era ancora sveglia, ma già adagiata nel suo lettino, che tenerezza la sua vocina un po' assonnata mentre mi raccontava frammenti della serata...in pochi minuti per fortuna è caduta tra le braccia di Morfeo, stringendomi la mano.
La casa non era in disordine come immaginavo, conosco i miei polli e so di cosa sono capaci le mie adorabili canaglie quando si scatenano, invece il Babbone è stato all'altezza della situazione, è riuscito a non farsi sopraffare dagli eventi.
Sono andata a letto riflettendo sul fatto che effettivamente la mia presenza non è sempre indispensabile, come i due furbetti di casa mi inducono a credere.
Senza la mamma si può ugualmente prendere il latte la sera, farsi lavare e mettere il pigiamino.
Senza Serena si può far mangiare la Ciopola, cambiarla e prepararla per la nanna....basta poco, basta la volontà nel fare le cose.
Medita Serena medita e impara.

Il volo dei palloncini



L'elefantina e l'amico Buzz
Mamma togli coriandoli!

martedì 8 marzo 2011

8 Marzo

Immagine tratta liberamente dal web
Oggi è la festa della donna, una ricorrenza mai banale a mio avviso, una giornata che non può e non deve solo esaurirsi in un evento consumistico. Oggi è un giorno in cui vale la pena ricordare che abbiamo dei diritti e non solo dei doveri in quanto donne. Per ricordare che la strada verso l'affermazione del ns. valore di persone è stata dura e insidiosa. Non ci sono solo le donne che calpestano per denaro la propria dignità.  Ci sono tante donne che studiano, lavorano (precariaramente in tanti casi) credendo fermamente nelle loro capacità. C'è anche, purtroppo, una società vecchia e troppo maschilista per capire il valore aggiunto delle donne.
Per festeggiare la festa della donna vorrei donare un chicco di mimosa ad ognuna delle donne che riempiono la mia vita, alle amiche lontane dagli occhi ma non dal cuore, le amiche blogger che condividono il mio quotidiano, alle amiche che pur rispettando la mia proverbiale riservatezza sanno essermi vicine quando ce n'è bisogno, alle mamme multitasking, alla mia mamma che non si risparmia mai e alla mia Ciopola per la donna che sarà!
Raccogliendo ancora una volta l'invito di mammadesign elenco le 10 ragioni per cui vale la pena di essere donna:
- la maternità;
- la solidarietà e la complicità tra donne;
- la capacità di amare senza riserve;
- il gusto di indossare i tacchi ma anche le ballerine;
- la capacità di farne una e pensarne cento;
- la prontezza nella soluzione dei problemi;
- il riuscire ad essere felici per niente;
- la sensibilità;
- il raccontarsi senza pudori;
- vestirsi, truccarsi solo per piacersi di più.

10 cose irrinunciabili

Raccolgo l'invito di mammadesign, frutto di una catena positiva innescata, credo inconsapevolmente, da Roberto Saviano che sta spopolando in vari blog ed eccomi qua con il mio elenco di 10 cose per cui vale la pena vivere:
- la Ciopola che mi stringe la mano per addormentarsi;
- l'abbraccio del Babbone dopo aver fatto l'amore;
- le chiacchiere e le risate con le amiche;
- le mattine d'estate con le rondini;
- piangere, ridere ed emozionarsi leggendo un libro;
- cantare a squarciagola da sola in macchina;
- ballare, ballare, ballare;
- la pasta al forno della mamma;
- la bellezza di un tramonto;
- viaggiare e scoprire, ammirare posti e usanze nuovi.

Passo la catena a chiunque abbia volgia di raccontare e raccontarsi!

lunedì 7 marzo 2011

A carnevale ogni scherzo vale


La Ciopo elefantina
 Per la legge del contrappasso nei week end si dorme poco. La piccola Ciopola, infatti , ieri mattina alle 7,40 era già sveglia a reclamare la presenza della mamma.
Nonostante l'iniziale indifferenza ai suoi ripetuti richiami, ad un certo punto vado da lei e mi siedo accanto al  lettino, le tengo la mano come di consueto, sperando che si riaddormenti velocemente e mi lasci riprendere il sonno così bruscamente interrotto.
E invece la sento, bisbigliare frasi incomprensibili la piccola sembra già bella arzilla, ad un certo punto mi accorgo che la mia mano non stringe più la sua...non faccio in tempo a parlare, che lei mi anticipa dicendo:
- Mamma shenti un pede ghiaccio?
- Ma Ciopo, ti sei tolta la calzina e mi hai fatto uno scherzo?
- Shiii...
- Mamma io scendo?!
- Non vuoi dormire ancora un pochino... compassionevole e lamentosa insisto:  Per favore Ciopo, mamma ha sonno!
- NO, io scendo...spenzolandosi pericolosamente dal lettino...
- OK, ok però prima di scendere devi rimetterti la calzina, dov'è?
Cerco affannosamente  e improduttivamente la calza, senza i miei occhiali da miope e con gli occhi ancora offuscati dal sonno. Ad un certo punto, con aria furbetta esclama:
- Ecco mamma! indicando la sponda del letto sulla quale si è improvvisamente materializzata la calza...
- Ahhhh,  ma allora l'avevi nascosta tu? Brutta birbante
- Shi...sono una giocona

giovedì 3 marzo 2011

Premio per me

Fino a qualche tempo fa ero piuttosto diffidente su questo genere di iniziative, infuenzata dalla mia natura riservata e schiva, poi per merito della simpatia delle amiche blogger piano piano mi sono ricreduta e sono qui a comunicarvi che ho ricevuto un premio:
Sono rimasta davvero felicemente sorpresa e onorata. Ringrazio quindi di cuore Michela di Bastaunpocodizucchero (fantastica decoratrice di dolcezze, le sue creazioni sono vere opere d'arte!).

Il premio è rivolto a blog "giovani" a cui fare un po' di pubblicità, le "regole" da seguire per condividere il premio con altre amiche/amici Blogger sono:
- accettare il premio scrivendo un post;
- passare il premio ad altri blog di vostro gradimento (si possono indicare da tre a cinque blog);
- linkare il post a chi ve lo ha inviato.

Ho deciso di  premiare alcuni blog che ho scoperto da poco:

http://mammachecasa.blogspot.com/p/chi-sono.html, conosciuta mooolto recentemente, mi è piaciuta subito e sono rimasta colpita positivamente dalla profondità di un suo commento ad un mio post.
http://mammapig.blogspot.com/; la conosco da poco, ma la sento vicina.
http://pessimemamme.blogspot.com/2011/03/pessime-mamme-crescono.html; il premio è un augurio a questo blog neonato che promette di diventare davvero un blog di successo!

Buona giornata a tutte!

mercoledì 2 marzo 2011

Una breve riflessione sul PROGETTO FAMIGLIA

Ho da poco conosciuto un blog che mi è subito piaciuto tantissimo, per gli argomenti che tratta e per come li tratta. Sto parlando di genitoricrescono. Un blog che definirei "istruttivo".
Prendo spunto dal tema del mese: progetto famiglia per raccontare la mia personale esperienza in merito (in realtà ho già scritto qualcosa commentanto il post in questione).
Una delle autrici scrive: Due cuori, una capanna, un bebé, ed ecco che il Progetto Famiglia ha preso forma. O quasi. Ma quale è la differenza tra un progetto sconquassato e uno che funziona? Gli ingredienti sono molti: una mamma, un papà, un neonato, uno o magari due lavori da portare avanti, una casa da gestire, le notti insonni da risolvere, gli aiuti che servirebbero, le ingerenze fastidiose, gli equilibri delicati, gli ormoni in circolo, le incomprensioni.......Il progetto famiglia è a mio avviso un progetto bellissimo, un progetto in cui credo fortemente ed in cui mi sento tuttora impegnata, ma senza dubbio ci sono tante variabili che possono condizionarlo fino a renderlo difficile da vivere con serenità.
Io non ho ancora trovato un vero equilibrio e quindi non posso dare grandi suggerimenti sugli elementi che possono renderlo un progetto di successo. Ci sono tanti aspetti di cui è difficile tener conto a priori, quando il progetto è solo un desiderio, tra cui le reazioni dei nonni o il ruolo del padre. Si spera di avere dei nonni collaborativi ma discreti, un padre attento e presente e invece ti trovi con gli ormoni a mille e un gran senso di solitudine.
A due anni dall’avvio del progetto di cui si parla, credo di aver trovato per esempio un mio modo per limitare le ingerenze da troppo amore dei nonni. Nel mio caso il desiderio dei nonni di rendersi utili, li induce a diventare una presenza ingombrante e vanificare così la forza del loro aiuto. Con il tempo ho imparato a parlare con loro in modo più diretto, riconosco che talvolta sono anche troppo diretta, questo non cancella del tutto certi momenti di silenziosa incomprensione o certi esercizi di pazienza necessari a non sbottare all'istante, ma personalmente ho trovato nella sincertià un metodo terapeutico per gestire la relazione.
Del resto va anche detto che i nonni hanno capito che il loro ruolo non è quello di educare, per questo ci sono i genitori. Il loro bagaglio di esperienza, conoscenza può però essere sfruttato per accompagnare una serena crescita del bambino.
Purtroppo un tema ancora non risolto è la genitorialità nell'ambito della coppia. A volte mi sembra di essere l'unica a portare avanti il progetto. In certi momenti a mio avviso non c'è sia la necessaria interscambiabilità.
La sensazione che provo a volte è quella di essermi infilata in una inestricabile nassa.
Il dialogo può essere un'arma vincente? probabilmente sì se unito alla volontà di portare avanti il progetto.

martedì 1 marzo 2011

NO, IL PAPI NO!

Ore 20 famiglia Serena(manontroppo) riunita a tavola per cena.
Tv accesa (so che non si dovrebbe, però così è)...
Il maritone ed io parliamo a sprazzi commentando i fatti del giorno, sempre seguendo la Ciopola che mangia, cercando di arginare la sua esuberanza, evitare che rovesci l'acqua o che improvvisamente annoiata si precipiti dalla sedia...
Ad un certo punto esclama sorridente:
- Bellucconi...
- Che hai detto Ciopo?..
rivolta al Maritone bisbiglio sgomenta:
ma ha detto davvero Berlusconi?
- Bellucconi mamma
- C'è Bellucconi mamma
Abbiamo finto indifferenza e spento la tv...ma dico io tra tutte le parole che poteva captare proprio quella doveva rimanerle in testa.
ARGHHHHHHHH!!!!!!!!!