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mercoledì 27 luglio 2011

Tristezza, per favore vai via......

Oggi mi sento un po' malinconica, sarà che qui piove e fa freddo e io sono tendenzialmente meteropatica. Sarà che in certi giorni...boh! va così insomma. E poi mi fa male l'osso sacro, sì, perchè ieri ho fatto una caduta da Paperissima, se ci penso mi viene ancora da ridere. Sono scivolata alzandomi dalla sedia in ufficio e, come un sacco di patate, sono atterrata con il mio bel sedere in terra, tra lo stupore di un affabile collega (che mi ha chiesto se stavo bene) e il ghigno di una collega (stronza, ops! l'ho detto).
Però non potrà piovere per sempre, tornerà il sole, magari non domani, ma forse nel week end.
Poi infondo, è solo un momento e a volte capita.
Tanto per risollevarmi, penso alla mia fonte di adrenalina: La Ciopola e i suoi pensieri Ciopoleschi.
Ieri sera passa da noi la mamma di Lollo (ns. amico e quasi coetaneo) per prendere lo scaldabiberon che utilizzerà per la vacanza al mare (in bocca al lupo!). La Ciopola osserva, chiede spiegazioni e io cerco di soddisfare le sue curiosità al meglio.
Poi annuncia quasi piagnucolando:
- Anch'io voglio andale in vacanza...
- Ah sì? e dove vorresti andare?
- Voglio andare all'isola che non c'è!

E ancora mentre sto provando a chiarire alcuni suoi dubbi e ho un attimo di esitazione di fronte al suo ennesimo pecchè?, lei sorridendo incalza:
- pecchè, pecchè, pecchè due non fa tre!
Rivisitazione della cantilena che spesso le dicono i nonni per risolvere i momenti di empasse, difronte ai suoi interrogativi, ovvero: perchè due più due non fa tre!

Un sorriso, a volte aiuta!

lunedì 25 luglio 2011

Spannolinamento, analisi di un (nuovo) fallimento.

Immagine liberamente tratta dal web
Come già avevo raccontato in questo post, il nostro primo tentativo di spannolinamento (al mare) era andato decisamente fallito. Beh, ci sta. Non ne ho fatto un dramma.
La scorsa settimana, a fronte dell'insistenza di mia madre (fa caldo (?), il pannolone le da fastidio provocandole arrossamenti e prurito) abbiamo nuovamente tentato. Devo dire che la prospettiva che i nonni si occupassero in via principale di spannolinamento non mi dispiaceva, dato che la mia ansia da prestazione aveva, a mio avviso, condizionato negativamente il ns. primo tentativo.
E' necessario premettere che la Ciopola  sta a giorni alterni con nonni materni e paterni e che, l'altresì detta piccola-canaglia, già da due mesi fa la cacca nel WC con il riduttore (ne ho dedotto per questo che è perfettamente consapevole degli stimoli).
In breve, abbiamo una chiazza di pipì sul divano e nessun altro risultato tangibile risultato dello spannolinamento.
La piccola si è mostrata infatti entusiasta della novità delle mutande e della possibilità di attaccare un piccolo adesivo sul coperchio del WC per ogni pipì andata a buon fine, ma questi non sono stati incentivi abbastanza allettanti da indurla ad abbandonare il pannolone.
Si è rifiutata caparbiamente di fare pipì e a volte l'ha trattenuta per l'intera mattinata, ha ignorato le sollecitazioni delle nonne e si è lasciata andare, nei vari angoli di casa, solo una volta raggiunto lo stremo, annunciando, subito dopo, trionfante "fatta pipì".
Mia madre, non si è fatta grossi problemi e convinta che prima o poi si sarebbe abituata al  nuovo status, ha continuato a pulire, lavare mutandine ecc.,
Mia suocera, si è demoralizzata immediatamente e così dopo la prima pipì a vuoto le ha sistematicamente sempre rimesso il pannolone, nonostante le mie esortazioni (molto pacate, ma ferme) a tenere una linea comune con mia madre.
In definitiva, siamo di nuovo punto e a capo. Tra circa 15 giorni sono in ferie e riproverò, chissà che non sia la volta buona...che fatica però..
Sto cercando di ricacciare un pensiero che mi gira fisso in mente, ovvero che la determinazione, la caparbietà della Ciopola stiano condizionando questa fase, così come successo in altre occasioni. Non sopporta le imposizioni e non le va di fare qualcosa ciò che le si chiede, se non le piace.
Boh, forse sto esagerando...semplicemente non è pronta.

giovedì 14 luglio 2011

ops...che figura!

E' sera, finalmente un po' d'aria...aahhh! si respira. Sai che facciamo? Ceniamo presto e poi usciamo.
Così è, ma l'idea non è originale e ci troviamo in un'area attrezzata con giochi  insieme a tantissimi altri nani, urlanti, energici e freschi come rose, per niente fiaccati dal caldo della giornata appena trascorsa...
La Ciopola punta l'altalena, ma è occupata, le dico che bisogna aspettare il proprio turno e peraltro c'è già un'altro bambino in coda...
Nel frattempo arriva un collega del Babbone con prole saluti e convenevoli vari e...l'altalena si libera.La Ciopola è pronta allo scatto. La blocco, c'è prima un'altro bambino non ricordi? La mamma del piccolo, vedendo che la Ciopola protesta difronte alle mie parole, gentilmente vorrebbe cedere il posto, insisto: il rispetto prima di tutto.
La Ciopola è arrabbiatissima, tento di distrarla, invitandola a salire sullo scivolo o ad entrare sulla casetta di plastica, ma lei VUOLE andare sull'altalena. Rossa in viso, stringendo i pugni e piegandosi in avanti quasi a rafforzare la potenza del suo urlo, esclama con veemenza a pieni polmoni: batta! mi fai incaxxare...silenzio...io pietrificata, vorrei sprofondare: ho una figlia despota, viziata e pure maleducata..., L'altalena si libera e la calma si ristabilisce,  ma francamente l'imbarazzo rimane e troppo deboli, con il senno di poi, mi sono sono sembrate le nostre parole di richiamo nei confronti della Ciopola....
Cavolo gente quanto è difficile!

martedì 12 luglio 2011

Le dai una mano e si prende il braccio, storia di Ciopolesca regressione

Non è facile parlare dei propri fallimenti, ma farlo potrebbe aiutare ad analizzare meglio quello che non va, per migliorarsi, per crescere.
La Ciopola ha un'abitudine, probabilmente l'ho già scritto, che porta con se dalla prima notte di vita: tenere la mano per addormentarsi.
L'abitudine è riservata (sigh!) ad una stretta cerchia di privilegiati ;-), ovvero genitori  e nonni, infatti al Nido quest'anno ci hanno detto che si è sempre addormentata da sola, senza bisogno di coccola alcuna.
La mano rassicura, placa e concilia il sonno e per questo sostituisce l'oggetto transizionale comune a molti bambini (certe notti però è stato davvero faticoso, accorrere per tenere la mano a fronte di 10-15 risvegli).
I vari tentativi di rottura di questo cordone ombelicale hanno prodotto solo pianti e singhiozzi inconsolabili...per cui non resta che assecondarla.
Da qualche tempo però non si accontenta più della mano, no, palpeggia l'intero braccio, in una continua e pressante ricerca di contatto.
Insomma anzichè migliorare, la situazione peggiora.
Anche sul fronte Ciuccio le cose non vanno meglio, ultimamente infatti sembra essere più affezionata che mai e nonostante la regola che ci siamo date "il ciuccio solo per dormire", spesso chiede :- solo una ciucciolatina...con un'insistenza tale da far capitolare anche il più zen dei genitori, figuriamoci i nonni!
Mi sento di nuovo persa, incapace, nonostante i teorici buoni propositi, di guidare  mia figlia verso la strada dell'indipendenza.
La sua caparbietà non aiuta, così come il fatto di vivere in condominio, che non mi permette di lasciarla urlare nel pieno della notte (ma anche durante il giorno) e anche i nonni che tendenzialmente tendono ad essere accondiscendenti, che fare?

Come promesso, qualche immagine della vacanza al mare...

Ciopo ballerina ai balli di gruppo
in spiaggia
 
Tale padre, tale figlia

Amore di mamma...
Giopogiochi da spiaggia

mercoledì 6 luglio 2011

Che cosa (mi) sta succedendo?


Immagine liberamente tratta dal web

Da quando sono tornata dalle ferie sento che sta cambiando qualcosa, anche se apparentemente niente è diverso dal solito. Stessa routine fatta di lavoro, casa, giochi, spesa ecc.. Eppure c'è qualcosa di diverso ed è bastata la battuata di un collega per farmene rendere conto.
Indosso gonne, abiti colorati, sandali col tacco, ho tagliato i capelli in modo radicale.
Il fatto è che così mi sento bene, i vestiti e le frivolezze che mi concedo, mi fanno sentire a mio agio.
Non so spiegarlo, ma è come se avessi tirato fuori una parte sconosciuta di  me stessa, abbandonando la timidezza e l'ingiustificato pudore, sento il bisogno di esprimere la mia femminilità.
Questa inaspettata virata, potrebbe durare un'estate o essere il preludio di imprevedibili sviluppi, però non ho voglia di pensare. Il black out mentale che ha caratterizzato le mie vacanze è tutt'ora in atto. 
Forse tutto questo è un meccanismo di difesa, che ho inconsciamente messo in atto per "difendermi" in qualche modo dalle decisioni che abbiamo preso relativamente alla ns. famiglia e alla volontà di dare un fratellino/sorellina alla Ciopola (oddio l'ho detto! ;-)) e dalla paura che anche stavolta il percorso verso il concepimento sia costellato da tante difficoltà.
Indipendentemente da tutto però io sto bene e senza starci a ragionare troppo sopra vivo il momento e punto e basta.

lunedì 4 luglio 2011

Siamo usciti dalla "bolla"...

Siamo usciti dalla bolla delle ferie, si è concluso infatti la prima tranche delle nostre vacanze. Dovremmo concederci ancora ferie a fine agosto verso una mèta ancora imprecisata (tergiversare è un'arte in casa nostra!).
In ogni caso siamo tornati alla routine quotidiana aihmè, uscendo dalla "bolla" in cui siamo rimasti piacevolmente avvolti negli ultimi 15 giorni (anche se non tutti trascorsi al mare). Una routine piacevolmente atipica fatta di infinite coccole, castelli di sabbia, risate argentine, di lettura del mio quotidiano preferito, di ozio incondizionato e astrazione totale dalla realtà.
La Ciopola è stata piuttosto brava, ha mangiato a tavola dal primo alla frutta senza fare capricci, poi certo avrebbe voluto prolungare il riposino pomeridiano all'infinito e la notte non ha riposato placidamente come negli ultimi mesi avviene a casa, ma davvero non posso lamentarmi.
Abbiamo goduto pienamente della reciproca compagnia, apprezzando fino in fondo la possibilità di stare insieme per l'intera giornata.
Purtroppo il tentativo di spannolinamento è completamente fallito. Probabilmente ho sbagliato l'approccio, perchè ho chiesto sin dall'inizio con troppa insistenza alla piccola se le scappava pipì e questo fatto deve averla profondamente infastidita al punto di negare con forza per poi farla pochi minuti dopo in terra, facendoci arrabbiare tremendamente!
Ho capito quindi che così non funzionava, non era il caso di arrabbiarsi, probabilmente non è ancora arrivato il momento (benchè ormai la cacca la faccia esclusivamente sul water) e ci riproveremo più avanti, cercando di evitare di metterla sotto pressione, facendola arrivare a questo passaggio in modo soft.
Seguirà reportage!