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venerdì 30 settembre 2011

L'ora di religione

Immagine liberamente tratta
dal Web
La Ciopola, come preannunciato in questo post, frequenta ormai da quasi tre settimane l'Asilo dei grandi, (termine che in casa usiamo per riferirci alla Scuola per l'infanzia), mi sono data come termine un mese per giudicare le sue reazioni e il contesto più in generale.
Volevo fare qualche riflessione però su un fatto che mi è capitato ieri. Il Babbone, dopo aver accompagnato la piccola all'Asilo, mi ha chiamato dicendomi che la maestra gli aveva raccontato che la Ciopola era rimasta male per non aver preso parte all'ora di religione (sembra che insieme ad un bimbo indiano fosse l'unica a non aver frequentato la lezione e abbia chiesto contrariata : pecchè devo uscire dalla stanza?).
Abbiamo riflettuto sul da farsi. In effetti al momento della compilazione della domanda di iscrizione, ne avevamo parlato e scelto di non far frequentare l'ora di religione alla Ciopola, ci eravamo detti infatti ci sarà tempo! e soprattutto avevamo polemicamente fatto delle considerazioni sul nostro sistema scolastico, che trova spazio e fondi per l'ora di religione e non per l'ora di musica, l'ora di inglese o  altresì per attrezzare a dovere gli spazi a disposizione dei bambini.
Insomma la nostra era stata una scelta di principio, di contestazione diciamo, nulla a che vedere con la religione di per se, dato che siamo credenti anche se non molto praticanti.
Alla notizia però abbiamo fatto marcia indietro, siamo mestamente tornati sui  nostri passi e abbiamo chiesto alla segreteria di rettificare la  nostra scelta. Dalla prossima settimana la Ciopola, potrà frequentare insieme agli altri bambini l'ora di religione.
Siamo stati probabilmente dei genitori pusillanimi  per aver ceduto subìto,  per aver derogato immediatamente ad una scelta di principio. Credo però che mantenendo la posizione assunta avremmo ribaltato il peso di una nostra decisione su nostro figlia, che ha solo 2 anni e 8 mesi e non avrebbe potuto capire, ma solo sentirsi diversa o esclusa.
Come sempre, abbiamo pensato al suo bene, alla sua tranquillità, ma dov'è il confine tra benessere e scelte di principio? Quant'è difficile essere genitori.......


mercoledì 28 settembre 2011

Tanti auguri piccolo Dodo

Immagine liberamente
 tratta dal Web
E' passato un anno, piccolo cuccioletto e ti sei trasformato da un adorabile lattante ad un tenero piccolo bambino. 
Non ci risparmi mai sorrisi, anche se dopo un po' ti guardi intorno alla ricerca della mamma. Con i tuoi bei dentini mangi con avidità e vai alla scoperta del mondo camminando sulle tue gambette cicciotte.Il tuo unico ricciolo biondo sulla fronte è così buffo che non posso resistere dal darti un bacio ogni volta che ti vedo.
Tanti auguri piccolo Dodo, dalla tua zia madrina.  Auguri a te e alla tua bella famiglia, perchè passi questo brutto momento e il tuo fratellone esca presto (e soprattutto guarito) dall'ospedale.

p.s. quando festeggeremo il tuo compleanno, fai attenzione alla torta perchè la Ciopola (birbante!) ha promesso di mangiarsela tutta! gasp..terribili queste cuginette acquisite...

venerdì 23 settembre 2011

Oggi mi girano.

Oggi è "uno di quei giorni in cui" e mi girano. Mi girano e stavolta lo voglio dire. Perchè a me le attese mi snervano, nonostante la mia vita si sia stata caratterizzata da interminabili attese.
Mi scoccia, vedere la sua faccia da cane bastonato, mi dispiace leggere tra le righe la sua delusione....che è poi anche anche la mia.
Nei nostri silenzi, più di tante parole, si nasconde il ricordo dell'esperienza passata...e se succedesse ancora?
Poi ci stringiamo, ci facciamo coraggio così....senza parole, senza lacrime. Oggi stiamo così, poi passerà e tra qualche giorno tornerà tutto come prima, torneremo a sperare e a provarci ancora e poi sarà quel che sarà.

giovedì 22 settembre 2011

Qualche parola sulla nostra vacanza a Rodi

Sono passati ormai molti giorni dal nostro rientro a casa. Probabilmente è il tempo necessario perchè le emozioni si sedimentino ed esca fuori un giudizio obiettivo sull'esperienza vissuta.. E poi al rientro, diciamolo pure, la quotidianità ci ha risucchiato dentro come un vortice e non ci ha dato spazio e tempo per riflettere, per pensare...
La vacanza a Rodi non è stata riposante, la Ciopola ci ha dato il suo bel filo da torcere, soprattutto i primi giorni quando i capricci sono stati particolarmente intensi, in certi momenti, sono stata pesantemente presa dallo sconforto e tenere i  nervi sotto controllo è stata dura (e confesso che sempre non ci sono riuscita). Esasperata, ho addirittura minacciato la piccola peste, dicendole che la prossima vacanza l'avremmo fatta senza di lei, lasciandola a casa coi nonni.
Ci sono stati però tanti momenti che porteremo nel cuore, come la gita sull'asinello a Lindos per raggiungere l'Acropoli, con la Ciopola chiacchierona che entrata in confidenza con l'asinella Caterina e con il suo padrone. I lunghi bagni in mare, dove la confidenza della piccola con l'acqua è andata crescendo al punto che è arrivata a galleggiare e ad abbozzare movimento di braccia gambe, da sola con i braccioli, con enorme orgoglio e soddisfazione anche da parte dei genitori. Il giro alla città vecchia a Rodi, dove la Ciopola si è appassionata a tutte le storie che le abbiamo raccontato sulla città, su alcune vicende in essa avvenute e sui Palazzi storici visitati  (il Colosso di Rodi, il palazzo dei Cavalieri, la via dei Cavalieri), sorprendentemente piacevole. La spiaggia di Mohito Beach, un paradiso in mezzo al  niente e noi che abbiamo riso, urlato, nuotato e vissuto momenti di reale libertà (quetta piaggia è meglio di Limini - questa spiaggia è meglio di Rimini!). La Ciopola che dorme beata per un intera notte in un lettino senza sbarre, in un ambiente separato dalla ns. camera. La Ciopola che grida al decollo, sul volo di ritorno: Ciao Rodi, io vado a casa...vado a dormire.
Di Rodi ricorderò sempre lo strano impatto che ho avuto atterrando con l'aereo, così brulla e arida (me l'aspettavo diversa, non so come, ma diversa) l'azzurro del mare, i sassolini sotto i piedi, il caldo ed il sole intenso, ma mai afoso, i paesaggi mozzafiato, l'aria un po' affranta e provata della gente e la loro voglia di andare avanti, nonostante tutto.

lunedì 12 settembre 2011

Cartolina da Rodi


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Un brusco ritorno alla realtà.

Stamattina ore 8.30 ultimo giorno di ferie.
La Ciopola dorme ancora ne approfitto per fare colazione tranquilla, mi siedo davanti alla mia tazzona di caffellatte e inizio a pensare alle cose da fare e a come organizzare la giornata, nel frattempo come d'abitudine accendo il cellulare. Neanche il tempo di accenderlo che arriva una telefonata da un numero che non conosco, rispondo:
- Buongiorno, è la mamma della Ciopola
- Sì
- Chiamo dalla segreteria della scuola dell'infanzia, volevo comunicarle che grazie a fondi regionali che ci sono stati messi a disposizione proprio a fine della scorsa settimana possiamo formare un'ulteriore classe per questo, se è ancora interessata, potremmo prendere anche sua figlia sin da subito (ndr mercoledì 14 ).
- Ma non so, la notizia devo dirle che mi spiazza un po', ero mentalmente proiettata sul fatto che la bambina avrebbe frequentato il nido per un'altro anno.
- Ma quindi non è interessata?
- No il fatto è che vorrei pensarci, informarmi sul fatto di poter recedere o meno dal Nido, insomma fare qualche telefonata, domani penso di poterle dare una risposta.
- Beh in realtà non possiamo aspettare fino a domani, dovrebbe dircelo subito entro l'orario di segreteria (12.30). Vorrei precisare che almeno fino a gennaio, al compimento dei 3 anni, la bambina frequenterà con orario antimeridiano, con mensa.
- Ok va bene, le farò sapere.
Da qui ha avuto inizio il mio forsennato giro di telefonate. Ho chiamato il Babbone, i suoceri, i miei genitori (perchè in ogni caso anche i nonni sono coinvolti a livello organizzativo),  il Nido, la mamma di Lollo (l'amichetto della Ciopo che sarebbe stato nella stessa classe).
Ho chiamato anche la Scuola dell'infanzia e grazie ad un gentile invito siamo andate anche a vedere la struttura (che senza dubbio non ha niente a che vedere con il Nido, ristrutturato completamente un anno fa) e a conoscere la maestra (impressione molto positiva).
Alla fine abbiamo deciso di farle frequentare la scuola dell'infanzia, per un motivo principale: darle un'opportunità, assecondare il suo desiderio continuo di stimoli. 
Però non riesco a smettere di piangere, non ero pronta all'idea di dover lasciare il Nido, il nostro nido, che tanto ci ha dato a livello umano e di crescita.
Pensarla con il grembiulino che varca il portone dell'asilo da un lato mi riempie di orgoglio, dall'altro mi terrorizza, pensando che non ho avuto neppure  il tempo di prepararla a questa novità.
Mi rassicura il fatto che nella sua classe ci saranno molti bambini che già conosce (Lollo a parte) e non sarà una classe mista, sarannno tutti bambini di 3 anni (più o meno).
Del resto anche al Nido avrebbe trovato molti cambiamenti, infatti tutti i suoi compagni di giochi preferiti sono passati alla scuola dell'infanzia.
Mi preoccupa un po' il fatto che ancora non sia del tutto autonoma in tante cose (mangiare, fare  pipì, dormire senza ciuccio) e probabilmente un ambiente conosciuto e più "materno"  l'avrebbe aiutata a crescere con più gradualità, o forse l'avrebbe bloccata in una campana di vetro.
Spero che questa decisione sia la migliore e che il tempo possa confermarcelo, per il momento non riesco a smettere di piangere come una stupida mamma chioccia.

giovedì 1 settembre 2011

Desideri Ciopoleschi

Noi due in bagno davanti allo specchio: l'obiettivo è lavare le mani, in realtà è un occasione per giocare un po'. Guardiamo le nostre immagini riflesse e ridiamo delle ns. facce buffe. Mentre osservo le rughe che da un po' sono comparse tra il naso e la bocca (qualcuno le definisce rughe da sorriso) e confronto il mio viso con quello di mia figlia, cercando di leggere eventuali somiglianze, la Ciopola non mi da tempo di perdermi nei miei pensieri ed incalza all'improvviso:
- Mamma, io voglio una shorellina...
- Amore, anch'io la vorrei...dovremmo chiedere alla cicogna... - colpo basso, ma lei non lo sa che tra il dire e il fare...
- La cicogna la potta e io apro il shacchettino (ricordate il film Dumbo?...), metto nella carrozzina e poi do un bacino...è piccolina, bellina, io faccio coccole-  strizza gli occhi e con le mani mima il piccolina
- E dove la mettiamo la sorellina?- chiedo incuriosita
- Nel mio lettino, la metto sotto e poi la covo! (?) Poi domme e io do uno schiaffino e un pizzichino - Insomma la Ciopola è sempre la Ciopola, dolce, tenerona, ma pur sempre peperina...però se la Sig.ra Cicogna fosse all'ascolto, vorrei dirle che nel caso...prometto che la tratteremo bene! ;-)

Ansia da partenza

immagine liberamente tratta dal web
Mi piace viaggiare, mi eccita l'idea di una vacanza, ma quando la partenza si avvicina mi prende l'ansia.
Succedeva in passato in occasione di viaggi di coppia, a maggior ragione avviene adesso che il viaggio si fa in tre.
E' noto che sono disorganizzata di natura e per questo temo sempre di dimenticare qualcosa di vitale. Tutto ciò mi si ritorce sistematicamente contro, al punto che ogni volta che partiamo, anche solo per un week end, mi accorgo di aver lasciato qualcosa di importante a casa (pigiama, spazzolino,  costumini della Ciopo e confesso una volta anche la valigia, ma lasciamo stare....), che rabbia!.
Come ho già detto in qualche post fa stiamo per affrontare il nostro primo viaggio fuori dal territorio nazionale con la Ciopola (sabato la partenza) e la fibrillazione sale.
Per evitare il peggio stavolta ho cercato di anticipare i preparativi, fatto piuttosto inconsueto per chi come me si riduce a fare tutto all'ultimo minuto. Ieri ho iniziato con le valigie, concentrandomi soprattutto su medicinali e prodotti per la cura personale. Oggi pomeriggio vorrei definire (anche se non ho ancora deciso esattamente che tipo di vestiti portare), nel frattempo mi sto appuntando ogni genere di cosa mi venga in mente. Restano i dubbi, avrò davvero preso tutti i medicinali che potrebbero servirci? ed in caso di strani virus? e se veniamo colpiti tutti la maledizione di montezuma? oddiooooo.
Cecando di rimanere calmi, spero da un lato che le check list che sto compulsivamente stilando siano di aiuto e dall'altro mi auguro che il momento della partenza passi il più presto possibile.
So già che domani notte dormirò poco e stavolta non sarà solo per colpa della Ciopola, immagino infatti che la mia testa sarà persa nelle valigie, di cui mentalmente revisionerò il contenuto. Sono sicura poi che penserò alle reazioni della Ciopola all'esperienza del volo (ci penso già di giorno, figurarsi la notte!), e se poi è in ritardo? e se non riesce a fare il riposino pomeridiano per l'eccitazione?....che ansiaaaaaaaaaaaaa!