Pagine

lunedì 12 novembre 2012

Triste epilogo


Come vagamente preannunciato nel precedente post, abbiamo chiesto e ottenuto (coi loro tempi) un colloquio con le maestre.

L’esito è stato piuttosto deludente. I toni non sono mai stati duri, abbiamo cercato una mediazione per evitare in ogni modo che un aspro confronti potesse avere ripercussioni negative sulla vita scolastica della Ciopo.
Abbiamo ribadito la loro mancanza di chiarezza.
Hanno ribattuto che il trattamento degli anticipatari in questa Scuola è sempre stato il seguente: entri un anno prima, ma poi segui il percorso dei bambini della tua età e per questo rimani nella scuola 4 anni, insomma dovevamo sapere.

Non è dato sapere il modo in cui avremmo dovuto scoprire tutto ciò dato che nel regolamento scolastico non se ne parla e abbiamo ricevuto indicazioni tali da non farci dubitare delle nostre convinzioni. Banalmente, infatti, anche sul cartellone con sopra indicati i nomi dei bambini, affisso alla porta di classe, la Ciopo era ricompresa nel gruppo dei 4 anni.
Hanno ignorato la nostra eccezione e hanno insistito sul fatto che anticipare l’inizio della Scuola Primaria è privare il bambino di un anno in più di gioco.
Abbiamo obiettato che non vogliamo inserirla alla Primaria per forza o per partito preso, un anno prima. Siamo solo dispiaciuti del fatto che avendo l’opportunità di scegliere, questa ci venga negata da un percorso obbligato che prevede dei passaggi piuttosto forzati, che a nostro avviso non danno l’opportunità di valutare al meglio la strada da prendere.
Le insegnanti si sono mostrate piuttosto determinate nel confermare la decisione assunta, salvo un piccolo segnale di apertura (che suona come un contentino per tenerci buoni) da parte di una di loro, che ci ha detto che nel caso in cui decidessimo di iscrivere la Ciopo a Scuola un anno prima, potrebbero darci il materiale utilizzato in classe per preparare i bambini, in modo che a casa possiamo lavorare anche noi in questo senso.
La prospettiva è scoraggiante,  perché una cosa è lavorare a scuola coi compagni e un’altra è provare a casa a fare attività individuali….
Insomma si pongono davanti a noi due strade.
La prima - e più drastica -  è cambiare Scuola già adesso in corso anno, scegliendone una che dia la possibilità di fare un percorso graduale e preparatorio alla scuola Primaria. Il problema è che sia Scuole pubbliche che private sono sovraffollate e non è facile inserirsi ad anno iniziato, ma non c'è garanzia neppure per il prossimo anno scolastico. L’effetto collaterale da non sottovalutare sarebbe quello di affrontare un cambiamento non da poco per la Ciopo, nuova Scuola, nuove insegnanti e nuovi compagni, per un anno o poco più.
La seconda, più soft, accettare quanto deciso dalle insegnanti e valutare con calma al momento dell’apertura delle iscrizioni alla primaria (febbraio 2014) il da farsi e nel caso in cui decidessimo di anticipare l'ingresso alle elementari, lavorare sulla preparazione a casa. Questa soluzione sarebbe meno traumatica dal punto di vista della vita sociale della Ciopo.
Abbiamo deciso di adottare quest’ultima soluzione, con tanta amarezza perché ci sentiamo delusi da un comportamento poco chiaro e per il fatto che ci sentiamo negate delle opportunità.

Potremmo fare anche un passaggio sul Preside, che essendo un tipo senza attributi, come in altre occasioni, si rimetterebbe alle decisioni delle insegnanti. Questo passaggio oltre a non fare chiarezza,  potrebbe avere la conseguenza di un inasprimento dei rapporti con le insegnanti e forse condizionare negativamente il clima in classe.
Mi sento davvero sconfortata, sento davvero di aver sbagliato tutto.