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giovedì 31 ottobre 2013

E qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure

È passato del tempo dall'ultima volta che ho scritto. Abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo e vissuto mesi in apnea, in attesa, in preparazione di. Tra tormenti fisici e psicologici, mi sono illusa che il percorso intrapreso avrebbe portato senz'altro al raggiungimento dell'obiettivo desiderato. La natura ha però fatto il suo corso e  non c'è scienza che tenga,  non basta essere caparbi e determinati ed avere  qualche risparmio da parte per permettersi un buon medico. È ancora difficile e doloroso parlarne, ma il nostro tentativo di concepire un secondo figlio attraverso la pma (procreazione medicalmente assistita) è fallito ed io faccio  fatica  ad accettarlo e a fare i conti con me stessa e con la realtà. Abbiamo riflettuto e deciso che non faremo altri tentativi, perché non è garantito che riprovandoci possa andare meglio. Non ho energie mentali sufficienti per affrontare una nuova sconfitta e non me la sento fisicamente di rivivere tutto il percorso. Ripartire è però doveroso, soprattutto nei confronti di nostra figlia, che di riflesso ha subìto tutta la vicenda. La sera quando mi infilo nel suo lettino per il nostro rito della buona notte, stringo le sue mani e raccolgo i suoi baci, le sue parole d'amore e sento che non potrei chiedere di più. E qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure....cantava De Gregori e così faccio tesoro anche di questa esperienza,  da cui ho imparato qualcosa:
- l'umiltà, che ogni tanto dimentico; 
- il valore inestimabile di ciò che mi circonda;
- l'importanza di guardare avanti.
Anche questa è la vita...e passo dopo passo, tra alti e bassi e qualche lacrima, provo a voltare pagina.